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ALLA HOLDEN ARTE E TECNOLOGIA SI STUDIANO IN INGLESE

Valentina Modesto

La lingua è un passe-partout per orientarsi nel mondo ed essere cittadini consapevoli, rispettosi dell’altro ed empatici. Una visione che l’Istituto Pascal conosce molto bene, e che ha deciso di rafforzare proponendo, per tutte le scuole che afferiscono a esso, un curriculum internazionale, presente già a partire dalla scuola primaria (la Daisy Primaria Internazionale) e culminante nella possibilità di un doppio diploma – italiano e internazionale – ai Licei Pascal.

Un percorso che, ora, trova piena realizzazione anche presso la Scuola Media Internazionale Holden, la quale, già da tempo, ha adottato un programma didattico dal respiro internazionale e aperto all’interscambio di idee, suggestioni e nuove prospettive.

In quest’ottica si inserisce, quindi, la promozione, anno dopo anno, di un numero sempre maggiore di materie spiegate in lingua inglese, tra cui – a partire dall’anno scolastico 2024/2025 – Arte e Tecnologia a cura della professoressa madrelingua Valentina Modesto.

Ecco la sua testimonianza diretta:

“Mi chiamo Valentina Modesto e sarò l’insegnante di Arte e Tecnologia presso la Scuola Media Internazionale Holden. Le lezioni si terranno interamente in lingua inglese, e spero di trasmettere ai ragazzi la mia entusiasmante esperienza di formazione internazionale, che ha lasciato in me un ricordo tanto umano quanto didattico.
Ho, infatti, iniziato a tre anni alla scuola materna, dove ho avuto la preziosa possibilità di assorbire un innovativo metodo di insegnamento e di frequentare tutte le lezioni in inglese, circondata da compagni provenienti da Paesi e culture diversi. Questa esperienza mi ha permesso di instaurare un rapporto di fiducia e amicizia con gli altri studenti, soprattutto grazie al fatto che l’inglese non prevede l’uso del “lei” – per cui vi è meno “distanza” tra le persone che dialogano e si interfacciano.

Durante gli anni delle elementari, ho, poi, partecipato a progetti di grandi dimensioni per celebrare festività – come Halloween – ancora poco conosciute all’epoca. Per esempio, ricordo con affetto come i liceali preparavano la Spook House per i bambini, rendendo la festa ancora più divertente. Anche il Thanksgiving era un’altra festività che coinvolgeva tutta la scuola e le famiglie, generando interazione tra classi differenti e promuovendo la collaborazione tra studenti di età dissimili.

Con il passare degli anni, ho, inoltre, partecipato a progetti per le medie e il liceo, meno ludici ma sempre coinvolgenti. Tra gli altri, ricordo con piacere lo studio e lo sviluppo dell’Year Book, realizzato con foto divertenti racchiuse in un libro che custodiva i ricordi di tutti gli eventi e degli studenti dell’anno scolastico in corso.

Durante il Career Day, ancora, medie e liceo si avvicinavano al mondo del lavoro grazie alla presenza di professionisti, coinvolti per spiegare le loro attività in modo tangibile e concreto ai ragazzi. Al liceo, abbiamo anche partecipato al programma Creatività, Attività e Servizi Sociali, che ci ha impegnato non solo nello studio, ma anche in attività creative, sportive e di volontariato.

La mia esperienza, tuttavia, non è fatta solo di progetti interessanti, ma anche, e soprattutto, di rapporti umani autentici. Ricordo con affetto il saluto mattutino e affettuoso di Mr. Boyle e i simposi extra scolastici, i quali favorivano la discussione e l’approfondimento delle materie in modo partecipato e stimolante.

Giunta a questo punto, desidero ora condividere la mia passione per l’arte e l’architettura con gli studenti delle medie: attraverso uscite didattiche, visite a mostre e musei e un approccio che integra nozioni storiche con l’analisi visiva, spero, infatti, di incoraggiare la loro curiosità e la loro comprensione degli stili artistici e architettonici.

Nello specifico, sogno di realizzare con loro delle maquette di edifici e di esplorare insieme il nostro territorio per cogliere le sfumature degli stili nelle architetture che ci circondano. Mediante tavole didattiche e disegni dal vero, voglio, dunque, rendere lo studio dell’arte e dell’architettura un’esperienza coinvolgente, concreta e arricchente per tutti i miei studenti”.

Forte di collaborazioni come quella con la professoressa Valentina Modesto e molte altre, la Scuola Media Internazionale Holden si sta, quindi, profilando sempre di più alla stregua di una scuola aperta alla multiculturalità e all’internazionalità, anche mediante soggiorni all’estero, vacanze studio in Inghilterra e in Spagna e laboratori pomeridiani intensivi di lingua inglese e spagnola.