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Laboratorio bioplastiche: studenti paladini del futuro

LABORATORIO BIOPLASTICHE

Mercoledì 13 novembre i ragazzi delle terze, quarte e quinte del liceo Pascal hanno trascorso due ore diverse dal solito.

In collaborazione con il consorzio chierese e il biorepack hanno partecipato a un interessante convegno sulle bio plastiche.

Ilaria Pedratscher, la responsabile del progetto, ha introdotto l’argomento parlando dell’economia circolare, del biorepack, facendo partecipare i ragazzi e coinvolgendoli con una sorta di quiz.
Per esempio sapete quanta plastica a livello mondiale effettivamente viene riciclata?
Meno del 9%.

I ragazzi non potevano crederci. Un po’ per i costi elevati, un po’ perché non c’è un buon ritorno economico per chi la vende e poi ancora perché i camion che la trasportano spesso non sono chiusi a dovere e la plastica viene persa e sparsa ovunque. Con un breve video in inglese abbiamo scoperto che l’idea della plastica è partita dall’utilizzo delle palline da biliardo che una volta erano fatte in avorio utilizzando le zanne degli elefanti. Nel tempo però si è cercata un’alternativa che non compromettesse la vita degli animali e così step dopo step ecco che si è arrivati alla plastica attuale.

Oramai però la plastica è dappertutto. I ragazzi (e anche i professori a dire il vero) sono rimasti interdetti quando hanno scoperto che noi mangiamo circa l’equivalente di una carta di credito a settimana perché la plastica ormai è dappertutto in frammenti minuscoli, nell’acqua dei rubinetti, all’interno del pesce, nelle fosse delle Marianne e addirittura è stata trovata in micro frammenti anche nella placenta umana.

Ecco quindi che si è aperto il discorso delle bio plastiche, che possono essere riciclate nell’umido.
A quel punto però, dopo un’esaustiva presentazione, è stato il turno dei ragazzi che, in gruppi di 6-7 hanno dovuto cercare informazioni e poi preparare una breve presentazione sui seguenti argomenti:

1. Pro e contro delle bio plastiche
2. Come si ottengono le bio plastiche
3. Principali impieghi delle bio plastiche
4. Differenze dalla plastica tradizionale.

Hanno lavorato per un’ora pieni di entusiasmo, infervorati e appassionati.
E alla fine ogni gruppo ha presentato ai compagni tutto quello che aveva trovato tramite una presentazione su Canva corredato da foto, video, immagini, da un commento personale e relativo dibattito.

Una mattina diversa dal solito, ma che ha aperto le porte dell’eco sostenibilità, fondamentale sia per la nostra scuola che per il mondo in cui viviamo. Il momento più bello: vedere i ragazzi così interessati, perché saranno loro i nostri paladini del futuro!

Micol Rigoni