VOUCHER WELFARE EDENRED E VOUCHER SCUOLA REGIONE PIEMONTE

Quando si tratta del futuro dei propri figli, si cerca sempre di avere il meglio. Spesso, però, ci si ritrova di fronte alla dura realtà per cui, sebbene i soldi non facciano la felicità, questi possono tuttavia costituire una forte differenza nel momento in cui si è chiamati a compiere scelte importanti, come il percorso di studi.

Per questo, sempre più aziende scelgono di fornire ai propri dipendenti un welfare aziendale, che possa rimborsare parzialmente o totalmente le spese scolastiche sostenute dalle famiglie – a patto che queste siano dimostrabili. Ad esempio, un’azienda può rimborsare il 50% delle fatture presentate da un proprio dipendente, ma solo se queste rientrano in determinati parametri.

Ma che cosa fare, però, quando non si ha accesso a un welfare aziendale?

La Regione Piemonte offre ai suoi studenti la possibilità di richiedere il voucher scuola, un buono virtuale per sostenere le spese legate al diritto allo studio.

Il voucher scuola viene riconosciuto dalla Regione sulla base della domanda presentata da un famigliare o dallo studente stesso – se maggiorenne.

Sono due i tipi di voucher, non cumulabili. All'atto della domanda, occorre scegliere quale voucher chiedere:

- Voucher “Iscrizione e frequenza” (A), il quale può essere utilizzato per pagare le rette di iscrizione e frequenza delle sole scuole paritarie;

- Voucher “Libri di testo, materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell'offerta formativa, trasporti” (B).

Gli studenti che frequentano scuole paritarie possono presentare domanda per il voucher “Iscrizione” (A) OPPURE per il voucher “Libri di testo” (B), ferma restando, come accennato, la possibilità di presentare domanda solo per uno dei due voucher. I voucher non possono essere convertiti in altra tipologia di buono (ad esempio, per la spesa di generi alimentari), né essere utilizzati per acquisti diversi da quelli sopra dettagliati, o comunque con finalità diverse dal diritto allo studio.

Ma come si presenta la domanda?

Ogni anno, tra il mese di maggio e giugno, è indetto il bando che illustra in modo dettagliato i requisiti e le modalità con cui un genitore, un tutore e studenti maggiorenni (purché non abbiano ancora compiuto 22 anni e non abbiano già conseguito un titolo di studio di scuola secondaria) possono presentare domanda in base all’ISEE del nucleo familiare dello studente.

Se credete di non poter rientrare in graduatoria, sarete sorpresi di scoprire che molte famiglie che rispondono ai parametri riescono, invece, a ottenere risarcimenti che permettono di coprire anche quasi interamente i nostri costi di frequenza annua. Per tale motivo, vi invitiamo a rimanere aggiornati e a leggere gli avvisi che inviamo sempre ai nostri clienti al momento della pubblicazione del bando.

Qui di seguito, infine, i link correlati per avere maggiori informazioni al riguardo: