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ESAMI INTEGRATIVI: TUTTE LE RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE

Può succedere che, talvolta, ci si renda conto che il percorso di studi intrapreso non sia propriamente adatto a noi. In questi casi, per fortuna, è possibile cambiare direzione, facendo ricorso ai cosiddetti “esami integrativi”: una serie di prove mediante le quali uno studente, già iscritto a una scuola secondaria di secondo grado, può ottenere il passaggio a scuole di diverso indirizzo, percorso, articolazione e opzione. Per tale ragione, gli esami vertono sulle discipline, o parti di esse, della scuola di destinazione che non trovano raccordo nel corso di studio di provenienza, consentendo, così, di effettuare il passaggio in un altro istituto o liceo.

Vediamo di che cosa si tratta nel dettaglio.

COSA SONO GLI ESAMI INTEGRATIVI?

Gli esami integrativi consentono agli studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado di effettuare il passaggio a scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo. Essi vertono sulle materie (parzialmente o interamente) non comprese nel corso di studio di provenienza, relative a tutti gli anni già frequentati. Importante sapere, tuttavia, che il passaggio per accedere ad altro indirizzo non è permesso agli studenti con giudizio sospeso in presenza di debito.

COME FUNZIONA IL PASSAGGIO NEL PRIMO BIENNIO?

Per riorientarsi e passare a un altro istituto o indirizzo durante la frequenza del primo biennio, è sufficiente presentare il nulla osta della scuola di provenienza. Gli alunni appena trasferiti vengono valutati attraverso verifica scritta e/o orale dal consiglio di classe, al fine di accertare gli eventuali debiti formativi che verranno successivamente colmati mediante specifici programmi di recupero, e che dovranno concludersi entro la fine dell’anno scolastico in corso. Lo stesso discorso vale anche per gli alunni che decideranno di cambiare indirizzo all’interno del medesimo istituto.

COME FUNZIONA IL PASSAGGIO AL TERZO ANNO?

Gli alunni che hanno ottenuto la promozione alla classe terza in sede di scrutinio finale di qualsiasi indirizzo della scuola secondaria di secondo grado – e che vogliono effettuare il passaggio con cambio di indirizzo –, devono presentare apposita domanda per gli esami integrativi allegando il nulla osta e le pagelle della scuola di provenienza entro e non oltre la fine di giugno di ogni anno.

Una commissione presieduta dal Dirigente scolastico effettuerà, poi, la verifica della compatibilità dei curricoli per decidere l’ammissione all’esame integrativo e di quali materie (non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza) dovranno essere sostenute le prove. La valutazione finale spetterà ai docenti del consiglio di classe per la quale l’alunno ha fatto la richiesta. Non è possibile effettuare il passaggio durante l’anno scolastico.

ENTRO QUANDO SI PUÒ RICHIEDERE IL NULLA OSTA?

La richiesta del nulla osta si può presentare al Dirigente scolastico entro e non oltre il 15 marzo, spiegando i motivi della richiesta e indicando la scuola dove si intende trasferire l’alunno/a.

QUANDO SI SVOLGONO GLI ESAMI INTEGRATIVI?

Gli esami integrativi si svolgono in un’unica sessione speciale, la quale deve concludersi entro la fine di agosto – prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.

COME SI SVOLGONO GLI ESAMI INTEGRATIVI?

Secondo quanto stabilito dalla D.M. n.5 del 08/02/2021, gli esami integrativi si svolgono in presenza, presso l’istituzione scolastica scelta dal candidato per la
successiva frequenza. Le prove si dividono in due parti: scritta e orale; le materie oggetto di prova sono quelle, non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza.

COME STUDIARE PER GLI ESAMI INTEGRATIVI?

Il modo in cui ogni studente affronta lo studio è chiaramente qualcosa di molto personale; tuttavia, ci sono piccoli accorgimenti per conseguire l’obiettivo.
Innanzitutto, lo studente deve accertarsi che la scuola metta a disposizione la programmazione per le materie che deve integrare. Successivamente deve chiarire se la materia/e saranno caratterizzate da una prova scritta e da una prova orale, solamente da una prova orale, o da una prova tecnica. In genere si consiglia agli studenti di affrontare primariamente le grandi argomentazioni, per poi scendere nei casi particolari. Si consiglia inoltre di chiedere un colloquio con un tutor o un responsabile, adottare gli stessi libri di testo e richiedere, quando è possibile dispense e materiale che l’insegnante ha fornito gli studenti durante l’anno. Si consiglia agli studenti e di affrontare l’esame con serietà e maturità, gli insegnanti sicuramente lo apprezzeranno!

QUAL È LA DIFFERENZA TRA ESAMI INTEGRATIVI ED ESAMI DI IDONEITÀ?

Gli esami integrativi danno la possibilità agli alunni con la promozione di riorientarsi e accedere alla classe successiva con un nuovo indirizzo. Gli esami di idoneità permettono agli alunni che non frequentano nessun Istituto Statale o Paritario, cosiddetti candidati privatisti il passaggio alla classe successiva per la quale non sono in possesso del titolo di ammissione.

COME FUNZIONA PER GLI STUDENTI CON IL GIUDIZIO SOSPESO?

Le domande per l’ammissione all’esame integrativo per gli alunni con il giudizio sospeso saranno “ammesse con riserva” in attesa della promozione e del nulla osta da parte della scuola di provenienza. L’accettazione – e l’eventuale ammissione all’esame – avviene, in questo caso, entro il giorno precedente rispetto alla data di inizio della sessione degli esami integrativi. Senza la promozione, non è possibile l’ammissione all’esame integrativo.