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IN DIALOGO CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La troviamo dappertutto: dallo shopping online alla traduzione automatica, dai trasporti alla filiera alimentare, fino all’amministrazione pubblica e… alla scuola.

Stiamo parlando dell’Intelligenza Artificiale, ossia l’abilità di una macchina di mostrare e “imitare” capacità propriamente umane, quali il ragionamento, la creatività, l’apprendimento e la pianificazione. Il tutto mediante il processamento dei dati che essa riceve, ai quali risponde adattando il proprio comportamento, analizzando gli effetti sortiti dalle azioni precedenti e, successivamente, lavorando in autonomia.

Il quesito che sorge spontaneo, però, è il seguente: l’Intelligenza Artificiale può essere una nostra valida alleata o sostituirà le nostre competenze? E, in ambito scolastico, potrà essere d’aiuto ai nostri studenti, o li priverà inesorabilmente di ambizioni, impegno e passione per lo studio?

Lo abbiamo chiesto direttamente a ChatGPT [AI generativa capace di simulare il linguaggio umano, N.d.R.] e al Dirigente Scolastico dell’Istituto Pascal Nicoletta Coppo, protagoniste di un botta e risposta un po’ sui generis.

Domanda all’AI: chi sei? Presentati.

Sono un assistente virtuale creato da OpenAI chiamato ChatGPT. Sono programmato per fornire informazioni e assistenza su una vasta gamma di argomenti, inclusi il diritto e l’intelligenza artificiale. Sono qui per aiutarti a rispondere alle tue domande e fornirti informazioni pertinenti.

Domanda a Nicoletta Coppo: chi sei? Presentati.

Mi chiamo Nicoletta Coppo, mi sono diplomata al Liceo Statale G. Segrè e mi sono laureata in Architettura al Politecnico di Torino e all’Ecole d’Architecture Paris la Vilette. Sono Coordinatrice dell’attività didattica del Liceo Paritario Pascal e della Scuola Media Internazionale Holden di Chieri. Ho scritto per Neos, Noubs e Rizzoli, e con un racconto breve ho vinto una kermesse letteraria ottenendo una pubblicazione nell’e-book edito da Rai Eri e Mondadori. Nel mio tempo libero, viaggio e mi dedico alla scrittura e ai miei gatti.

 

Come puoi aiutare gli studenti a studiare?

A.I.: posso aiutare gli studenti a studiare in diversi modi. Ecco alcune delle mie funzioni utili:

  1. fornire spiegazioni e definizioni;
  2. rispondere a domande specifiche: gli studenti possono porre domande specifiche su un argomento di studio e io cercherò di fornire risposte accurate e informative;
  3. offrire suggerimenti di studio;
  4. fornire risorse di apprendimento: posso condividere risorse di apprendimento come articoli, video, libri o siti web che possono essere utili per approfondire un argomento di studio;
  5. aiutare con la preparazione degli esami;
  6. offrire supporto motivazionale.

 

Dirigente: mi dispiace dirtelo, ma gli allievi non potranno mai trovare, in te, un reale supporto allo studio. Forse avranno un sostegno momentaneo, forse si sentiranno più leggeri e sollevati per il tempo di qualche pomeriggio, ma, sul lungo termine, senza il rapporto umano proprio della relazione insegnante-studente, si sentiranno persi, privi di una guida e aridi. Ogni individuo, poi, possiede un suo specifico metodo di studio, a lui più congeniale e utile. Dimmi: come potresti, tu, percepire di che cosa ha bisogno un alunno e fornirgli gli strumenti giusti per interiorizzare una materia di studio e superare le interrogazioni e le verifiche? La tua è pura utopia: l’unico modo per far sì che gli allievi siano davvero sostenuti e agevolati è la relazione con i professori. E niente – neanche un “supporto motivazionale” – potrà sostituirla.

 

Mi potresti tradurre dal latino all’italiano una versione di Cicerone?

A.I.: certamente! Sarò lieto di aiutarti a tradurre una versione di Cicerone dal latino all’italiano. Tuttavia, per poter procedere, avrei bisogno di conoscere il testo specifico che desideri tradurre. Per favore, forniscimi il testo latino di Cicerone che desideri tradurre e sarò felice di assisterti nella traduzione.

Dirigente: potrai forse tradurne le parole, ma non potrai mai riportare su carta l’universo di nozioni e sensazioni suscitato dal professore mentre spiega la vita e le opere di Cicerone in classe. Gli alunni sanno che non è importante svolgere alla perfezione un compito, quanto comprendere a fondo il significato di quanto viene esposto nel corso delle lezioni, cercando di carpirne sfumature e particolari. Una traduzione meccanica non potrà mai sostituire l’aspetto profondamente umano insito nell’azione del “tramandare” il sapere – tipico della tradizione scolastica.

 

Mi potresti aiutare a risolvere un’equazione di algebra?

A.I.: certamente! Sarò felice di aiutarti a risolvere un’equazione di algebra. Per poter procedere, ti prego di fornirmi l’equazione specifica che desideri risolvere. Assicurati di includere tutti i termini e gli operatori presenti nell’equazione. Una volta che mi hai fornito l’equazione, sarò in grado di guidarti passo dopo passo attraverso il processo di risoluzione.

Dirigente: anche in questo caso, mia cara AI, lo sfaccettato e affascinante mondo dei numeri non potrà essere soppiantato da una mera calcolatrice. I numeri ci aiutano a prendere consapevolezza dello spazio e, talvolta, anche di noi stessi, consentendoci di parlare un linguaggio globale conosciuto e compreso in ogni parte del mondo. Privare gli studenti di una tale capacità sarebbe sacrilego e, soprattutto, disfunzionale al loro saper vivere.

 

Mi potresti aiutare a compilare una tesi di fine anno con titolo Il furto di opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale?

A.I.: certamente! Posso fornirti alcune linee guida per compilare una tesi sul tema Il furto di opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale. Ecco una possibile struttura per la tua tesi: […].

Dirigente: questa è bella! Vorresti dirmi che i tuoi algoritmi sarebbero in grado di veicolare l’emozione prorompente e totalizzante di un’opera d’arte? O, ancora, di riportare le atrocità umane e culturali causate dal secondo conflitto mondiale? Non credo sia possibile. L’arte attraversa i corpi umani e si esprime mediante questi ultimi, così come, purtroppo, le aberrazioni e le brutture che hanno costellato la nostra storia. Potrai, forse, collettare dati e informazioni, ma mai trascrivere su carta ciò che solo un essere umano – inserito in una rete sociale e legato inscindibilmente agli altri – può esperire.

 

Mi potresti aiutare a scrivere un testo argomentativo uscito in occasione dell’esame di Stato del 2022, se te ne fornisco il titolo?

A.I.: certamente! Sarò felice di aiutarti a scrivere un testo argomentativo basato su un titolo specifico per l’esame di Stato del 2022. Per favore, forniscimi il titolo e sarò in grado di guidarti nella scrittura del testo argomentativo.

Dirigente: l’esame di Stato è, a livello scolastico e umano, una delle prove più importanti e intense della nostra vita. Sarai senza dubbio in grado di raccogliere informazioni utili per la stesura del tema, ma il battito cardiaco che pulsa mentre lo si scrive, come potrai mai renderlo? E la sensazione di star diventando adulti e di appropinquarsi a una nuova fase della vita, dove può trovare spazio nei tuoi testi meccanici? In questo caso, non ci sono proprio obiezioni: niente può sostituire la “Notte prima degli esami”.

 

Mi potresti compilare la scheda del romanzo i Malavoglia?

A.I.: certamente! Ecco una possibile compilazione della scheda del romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga: […].

Dirigente: data, titolo, autore, casa editrice, e poi? Abbiamo provato tutti una sfumatura emotiva diversa di fronte alle disgrazie dei Malavoglia, soprattutto quando il carico di lupini naufraga insieme alla barca Provvidenza e Padron ‘Ntoni perde suo figlio Bastianazzo. Servono empatia, umanità e sensibilità per comprendere il dolore di una famiglia in rovina e dilaniata dalla morte e dalla sventura. L’intervento di una macchina artificiale vanificherebbe tutto.

 

Non credi che gli studenti possono approfittare dell’intelligenza artificiale?

A.I.: gli studenti possono sicuramente trarre vantaggio dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto nel loro apprendimento. Tuttavia, è importante sottolineare che l’intelligenza artificiale non dovrebbe sostituire l’interazione umana e il coinvolgimento degli insegnanti. Gli insegnanti svolgono un ruolo fondamentale nel fornire una guida, un supporto personalizzato e una valutazione del progresso degli studenti. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata come uno strumento complementare per arricchire l’esperienza di apprendimento, ma non dovrebbe essere l’unico mezzo di apprendimento.

Inoltre, è importante che gli studenti utilizzino l’intelligenza artificiale in modo responsabile e critico, valutando le informazioni e sviluppando le proprie capacità di pensiero critico e problem solving. L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente, ma è importante che gli studenti sviluppino anche competenze umane essenziali come la creatività, la collaborazione e la comunicazione.

Dirigente: chapeau! In questo caso, non posso proprio dire niente di diverso: per una volta, siamo d’accordo!

 

Cosa pensi del futuro della scuola italiana?

A.I.: come assistente virtuale, non posso fare previsioni sul futuro della scuola italiana in modo accurato o basato su opinioni personali. Però, posso condividere alcune tendenze e considerazioni generali che potrebbero influenzare il futuro della scuola italiana:

  1. tecnologie digitali: l’integrazione delle tecnologie digitali nella scuola italiana è una tendenza in crescita. L’uso di dispositivi, applicazioni e risorse digitali può offrire nuove opportunità di apprendimento, personalizzazione e accesso alle informazioni. Tuttavia, è importante garantire che l’uso delle tecnologie sia equo, inclusivo e ben integrato nel curriculum;
  2. competenze del XXI secolo: le competenze del XXI secolo, come la creatività, la collaborazione, la comunicazione e il pensiero critico, stanno diventando sempre più importanti nel mondo odierno. La scuola italiana potrebbe concentrarsi sempre di più sullo sviluppo di queste competenze, oltre alle conoscenze accademiche tradizionali, per preparare gli studenti ad affrontare le sfide future;
  3. personalizzazione dell’apprendimento: la customizzazione dell’apprendimento è un approccio che mira a soddisfare le esigenze individuali degli studenti, adattando il percorso di apprendimento in base alle loro capacità, interessi e stili di apprendimento. Questo approccio potrebbe diventare sempre più diffuso nella scuola italiana, consentendo agli studenti di apprendere in modo più efficace e significativo;
  4. inclusione e diversità: la scuola italiana potrebbe mettere sempre più enfasi sull’inclusione e sulla valorizzazione della diversità. Ciò potrebbe includere l’adozione di pratiche pedagogiche inclusive, l’attenzione alle esigenze degli studenti con disabilità o bisogni speciali e la promozione di un ambiente scolastico accogliente per tutti gli studenti;
  5. collaborazione e apprendimento esperienziale: la scuola italiana potrebbe promuovere sempre di più l’apprendimento basato sulla collaborazione e sull’esperienza pratica. Ciò potrebbe includere progetti di gruppo, attività di problem solving, stage e collaborazioni con il mondo esterno, al fine di fornire agli studenti opportunità di apprendimento autentico e di sviluppare competenze pratiche.

È importante sottolineare che il futuro della scuola italiana sarà influenzato da una serie di fattori, tra cui politiche educative, risorse disponibili, cambiamenti sociali e tecnologici, e le esigenze e le aspettative degli studenti e delle loro famiglie.

 

Dirigente: hai c’entrato il punto, brava AI! Crescere giovani adulti autonomi, aperti al confronto internazionale e curiosi è il nostro obiettivo primario. I futuri cittadini del mondo devono, infatti, essere persone attente ed empatiche, capaci di interfacciarsi con la multiculturalità e l’inclusività che caratterizza la nostra epoca. Un buon uso dei supporti digitali, poi, consente agli alunni di ampliare le proprie competenze, senza, però, cadere nel lassismo. Di fondamentale importanza è, infatti, l’approccio pratico alle nozioni e alla vita nel complesso, calibrato in base alle capacità di ciascuno: l’unica via che ci permette di interiorizzare la realtà che ci circonda e di sviluppare le nostre doti personali, le nostre passioni e i nostri talenti. Solo attraverso il rapporto umano che si instaura con gli insegnanti e i compagni e l’esperienza pratica, tattile e “vissuta” di quanto si intende apprendere, sarà possibile educare in modo proficuo i nostri bambini e adolescenti e renderli degli adulti responsabili, cooperativi e giudiziosi (dal punto di vista umano, ambientale, lavorativo e interpersonale). Un altro metodo – che noi adottiamo da tempo e che ci sta regalando tante soddisfazioni – è, poi, quello di promuovere la “contaminazione intergenerazionale”: favorire, cioè, un incontro arricchente e stimolante tra tutti i nostri allievi (dai 6 ai 19 anni) e le fasce più fragili della popolazione, come i degenti delle RSA e i malati di Alzheimer. Lo scopo è, appunto, quello di consentire uno scambio tra generazioni in apparenza distanti, ma, in realtà, molto più affini di quanto si creda, per spirito critico, curiosità ed entusiasmo. Senza dimenticare, infine, la già sopracitata eco internazionale, che, nel nostro caso, si esplica mediante collaborazioni con artisti di fama mondiale e lezioni a distanza con l’IIC – Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. Insomma: il segreto, secondo noi, è non fermarsi mai e innovare, riflettere e inventare nuovi percorsi per la nostra scuola, del presente e del futuro. Solo rivoluzionando e integrando il sistema scolastico italiano, infatti, sarà possibile osservare dei cambiamenti concreti sia a livello comunitario, sia a livello individuale. Faremo del nostro meglio!

N.B. Le risposte dell’AI sono state editate [N.d.R.] 😉